di Chiara Bevaqua e Luisa Ziliani
Sono molto felice di poter dedicare un momento alla descrizione del progetto Erasmus + a cui ho avuto il piacere di partecipare alla fine di agosto 2023.
Mentre settembre continua a essere un periodo particolarmente frenetico per gli insegnanti, devo ammettere che la settimana di sviluppo professionale di cui sto per parlare mi ha permesso di iniziare e vivere questo nuovo anno scolastico con rinnovata energia e conoscenza.
“Litigare a scuola”, il titolo di questo particolare progetto europeo, affronta un tema importante nella società moderna e può garantire che la classe diventi un luogo sicuro in cui gli studenti possano esprimere e imparare a gestire emozioni e conflitti. In questo modo, il conflitto non è più violento né inevitabile, ma diventa un’opportunità di crescita.
Durante la settimana di apprendimento del 23 agosto, sono stata esposta a vari approcci con obiettivi diversi: implementare l’alfabetizzazione emotiva tra gli studenti, praticare tecniche di narrazione e confrontare diverse abilità di gestione.
Credo che la forza di questa esperienza stia nell’opportunità che ci ha dato di vedere e praticare attività concrete.
Mi sento privilegiata nel poter condividere tutto ciò che ho imparato con i miei colleghi che tornano nella mia scuola Montessori, dove sperimenteremo e metteremo in pratica i metodi su cui ci siamo concentrati durante il nostro anno scolastico.
Un aspetto non meno importante del progetto, che mi spinge a consigliare una settimana di apprendimento simile ad altri colleghi, è l’interessante momento di discussione e confronto che i partecipanti hanno avuto con i partner europei. Ho trovato questo scambio di idee estremamente arricchente e illuminante.
In conclusione, ciò che ricorderò maggiormente è sicuramente l’importanza di lasciare ai miei studenti il tempo di sperimentare emozioni, parole e conflitti.
Nessuna materia o programmazione curricolare può essere più importante per i nostri studenti dell’apprendimento dell’espressione e del confronto come futuri costruttori di pace e cittadini globali.
Nel tumulto internazionale che stiamo affrontando oggi, le parole di Maria Montessori, che sottolineano la costruzione di una nazione pacifica attraverso l’educazione, non sono mai state così appropriate.
Chiara Bevacqua
Ciò che la collega Chiara ha così ben espresso e descritto, è totalmente confermato dalla mia esperienza a Ogulin.
Posso semplicemente aggiungere che mi ha fatto piacere incontrare altri insegnanti provenienti da molti Paesi e che l’ospitalità dei colleghi croati mi ha fatto sentire subito a mio agio; ho anche apprezzato la loro professionalità nel condividere la loro esperienza sui diversi metodi applicati in materia di “Litigare a scuola”.
Inoltre, è stato molto interessante per me visitare le loro scuole, vedere le loro
aule e la diversa organizzazione degli spazi; è stata anche un’occasione preziosa per scoprire alcuni aspetti generali relativi all’istruzione in Croazia, perché penso che possiamo imparare molto da questi spunti.
Tornata alla mia scuola in Italia, ho subito condiviso le impressioni più vivedella mia esperienza con i miei colleghi delle classi Montessori.
In questo anno sto cercando di creare occasioni e spazi in cui poter partecipare in modo più approfondito e professionale agli aspetti principali del progetto, in modo da poterli trasformare in strumenti utili, da affiancare a quelli che già utilizziamo (come il consiglio di cooperazione o la comunicazione non violenta).
Detto questo, posso solo dire che sono davvero grata per un’esperienza così arricchente, sia dal punto di vista professionale che personale/umano.
Luisa Ziliani