TRASFORMARE IL CONFLITTO IN MATERIA DI APPRENDIMENTO

A Milano, il 21 ottobre, il primo Policy Lab del progetto sulla gestione educativa dei conflitti a scuola.
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Come sarebbero le nostre comunità se avessimo imparato a gestire i conflitti sin da bambini, o da ragazzi? Come sarebbero le nostre scuole, i nostri quartieri e le nostre città se avessimo imparato ad ascoltarci, a riconoscere le nostre emozioni e quelle degli altri, ad esprimere con chiarezza e serenità i nostri bisogni nelle relazioni?

Da più di due anni il nostro consorzio europeo, formato da scuole ed istituzioni educative, lavora per promuovere la diffusione in tutte le scuole di approcci educativi al litigio che permettano di esprimersi, di imparare e di crescere.

Abbiamo fatto interagire, confrontare e discutere tra di loro 4 scuole e 6 organizzazioni che in modi diversi sono impegnate nell’uso di metodi pedagogici innovativi per la gestione dei litigi.
I primi risultati della nostra ricerca dimostrano che esistono diversi metodi capaci di sviluppare life skills negli studenti, che questi metodi funzionano e che sono trasferibili.

Imparando a usare le parole per litigare tra di loro gli studenti diventano più empatici, autonomi e responsabili.

Si tratta di un cambiamento radicale rispetto alle pratiche diffuse di gestione dei litigi, che non solo sprecano fondamentali occasioni di apprendimento, ma aumentano lo stress di studenti e insegnanti. Nell’ultimo decennio questi nuovi approcci al litigio si sono diffusi generalmente da scuola a scuola, in particolare grazie all’impegno di singoli educatori e, in alcuni sporadici casi, di scuole intere.

Crediamo però che sia arrivato il momento di essere più ambiziosi e di stimolare nei decisori politici dei vari paesi coinvolti dal progetto una maggiore comprensione delle opportunità offerte da questi approcci educativi.

Infatti, il nostro progetto ha anche il compito di elaborare un documento di Policy  Recommendations (Project Result 4), ma abbiamo scelto di farlo dal basso, coinvolgendo in primo luogo gli attori del mondo della scuola, insegnanti, professori, dirigenti scolastici, assessori, enti formativi, ma anche genitori, fondazioni e media.

Sabato 21 ottobre ci ritroveremo a Milano presso la Biblioteca del Civico Polo scolastico Alessandro Manzoni per vivere insieme l’esperienza del primo “Policy Lab”, con l’accompagnamento di Claudio Dondi (che si occupa di educazione a livello europeo da 30 anni) e la facilitazione dei partner del nostro consorzio europeo.

Scopriremo insieme il problema e ci daremo un obiettivo sfidante,
ma ragionevole.
E svilupperemo delle prime idee per definire politiche adeguate sul tema.

Cercheremo poi di portare nei nostri territori e ambienti di origine queste suggestioni, per stimolare percorsi di cambiamento sostenibili.
Il percorso prevede poi di ritrovarsi a inizio febbraio 2024 per valutare insieme l’esperienza vissuta nel frattempo, le difficoltà e le potenzialità incontrate nel promuovere localmente un diverso modo di vivere i conflitti (non più visti come ostacoli, ma come opportunità!).

Il policy lab è un approccio ormai consolidato, che si basa sulla riformulazione delle sfide di policy in base alle prospettive degli stakeholders coinvolti.

Non ci si concentra su ciò che dovrebbe essere, ma su ciò che potrebbe essere. Ci si sposta dalla ricerca di soluzioni all’esperienza di avanzamenti possibili. Non si affida a singoli ambasciatori, ma all’incubazione di comunità di pratiche.

Vuole proporre spazi e tempi di esplorazione e sperimentazione prima di arrivare a linee politiche generali. 

Da questa prima sperimentazione, gli altri partners di progetto replicheranno l’iniziativa nel proprio paese, in modo da definire congiuntamente linee generali di intervento che permettano di diffondere nuovi punti di riferimento sul tema dei conflitti a scuola.

Foto ©Silvia Raldi